LA DECLINAZIONE DEL VERBO "AMARE"
- Cari
- 27 abr 2020
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AMO, AS, AVI, ATUM, ARE
In latino, questa è la declinazione del verbo amare. Ma esiste una declinazione dell’amore?
Quante volte sentiamo al telegiornale di coppie che si lasciano, le cui storie finiscono nel sangue?
Siccome accade sempre più spesso, mi sono chiesta perché.
Alcuni sostengono che la causa sta nel fatto che le persone vengano troppo viziate sin da piccole; quando poi crescono, accettare un no si fa sempre più difficile e insopportabile.
Ma forse, oltre a un’educazione alla sessualità, si dovrebbe fare un’educazione all’amare.
Perché io ho scritto una mia storia e la voglio condividere con te. Perché sono cresciuto, sono cambiato, ho fatto delle enormi cazzate, ma ho anche imparato dagli errori (forse…).
Perché io ho dei sogni, dei progetti, qualcosa in cui credo; so e posso fare un sacco di cose; ma a volte ho anche delle insicurezze e delle paure e, ovviamente, dei difetti.
Perché voglio divertirmi, ma non voglio un figlio a 18 anni, tantomeno a 16.
Perché forse, sì, voglio una storia seria, ma di certo non voglio sposarti adesso.
Perché un noi è un io più te.
Ecco secondo me qual è la declinazione dell’amore: per gli uomini è accettare il fatto che l’era degli spavaldi cavalieri medievali e delle damigelle impaurite è finita, che ormai anche le damigelle hanno fatto qualche passo avanti e tante volte sanno difendersi da sole, ma che loro, comunque, sono dei fiori di cui avere cura, di cui avere rispetto; per le donne è, proprio per questo, sapere come in tribunale “quali sono i propri diritti”, il che non significa certo elevarsi su un piedistallo.
Significa anzi, sì essere innamorati, ma forse, ecco, a volte è importante non prendere alla lettera il detto l’amore rende ciechi: occhi bene aperti e piedi ben piantati per terra.
Per farsi quantomeno rispettare. Per non guardare i fiori dalla parte delle radici. Per non dover pagare operazioni su operazioni per farsi ricostruire il volto, o le mani.
Questo, sia chiaro, è un discorso generalizzato sulla base della crudeltà dei fatti che troppo spesso si sentono: ma si tenga a mente che vale per entrambi i sessi.
Perché la declinazione dell’amore è proprio questa: il sacrosanto diritto di poter scegliere, di essere rispettati, di sapere che la nostra felicità non dipende da nessuno. Che si migliora per se stessi, o anche per qualcuno; ma non si cambia per nessuno.

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